Si dice sempre che gli obiettivi devono essere "smart"... ma se li rendiamo "smartER", contribuiamo a costruire un contesto più equo e responsabile.
Siamo ormai tutte e tutti consapevoli che per un buon project management e una buona organizzazione del lavoro, dobbiamo porci obiettivi che siano SMART, acronimo che sta per:
Specific, per sapere chiaramente quel che c'è da fare;
Misurable, per poter quantificare il loro livello di raggiungimento prima, dopo e durante;
Achievable, quindi raggiungibili con le risorse a disposizione;
Realistic, ovvero coerenti con il contesto e i vincoli;
Timed, cioè pianificati nel tempo.
In un mondo sempre più attento alla sostenibilità, ci viene oggi richiesto di aggiungere variabili nuove in quello che facciamo, prestando attenzione a porci obiettivi che siano anche:
ETICI/ECOLOGICI, che risultano dunque vantaggiosi per tutti gli stakeholders coinvolti, e che ottimizzano le risorse a disposizione; |
RESPONSABILI, che forniscono una risposta utile per rendere concreto il valore aggiunto e mantengono il controllo delle variabili in campo. |
Grazie alle loro caratteristiche, gli obiettivi smartER permettono di provocare un miglioramento/cambiamento della situazione facendo uscire dalla zona di confort senza genere "stress".
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